TRA I MIGLIORI IN TRE ANNI

Grazie al costante supporto del gruppo Andreani,  a lavori eccezionalmente curati e prezzi corretti ci avete permesso di conquistare un mercato molto difficile.  Freeridebike dopo pochi anni si è affermato come uno dei più importanti centri sospensioni del panorama nazionale, migliaia di sospensioni preparate dal nostro laboratorio riempiono i sentieri italiani da Aosta a Trapani, accompagnate dalla soddisfazione dei nostri amici clienti, che restano i soli veri artefici di questo successo.

Non finiremo mai di ringraziare chi ogni giorno col solo passaparola ci porta a raggiungere ogni città d'Italia.

Il nostro impegno in cambio è quello di offrire preparazioni avanzatissime, frutto di ricerca e sviluppo tecnico, con prestazioni infinitamente superiori alle metodologie semplificate classiche: ogni AURUM consegnata ha conquistato un gruppo di amici biker.

Siamo consapevoli di essere solo al punto di partenza, se vogliamo risultati migliori dobbiamo sempre cambiare, perciò il futuro va inventato adesso. 

Grazie a voi amici clienti, Freeridebike farà parte di questo futuro migliore.

Ride Free!



Una storia che parte dal 1986

— La nostra storia —

La prima bici arrivò nel 1986 a 16 anni, era il tempo dei rampichini e dei telai da strada adattati ai cantilever, le tute acetate e i primi articoli sulle Mtb su "Airone". 

Da quel momento in poi la passione non si è mai fermata

Mi chiamo Pierluigi Bianchini, tra i primi iscritti su Mtb-forum riuscii a farmi conoscere grazie ad una fortunata intuizione, l'invenzione del metodo EOT, quella che oggi chiamiamo "latticizzazione" di cui a fondo pagina potete seguire un riassunto della storia. Grazie a questo arrivai a scrivere per le più importanti riviste cartacee e online Italiane, occupandomi principalmente di articoli tecnici, ma anche sulla cultura della Mtb in generale e la sua diffusione tra i giovani. Tra i lavori più importanti la descrizione del primo inserimento di lattice per stampi nelle ruote nel 2003 su mtb-forum, ripreso dalle più importanti riviste italiane e siti web dell'epoca come il metodo EOT, il topic guida sulla "prima bici per disorientati", celebrato qui da mtb-mag al superamento delle 600.000 consultazioni, l'articolo più lungo su MTB World dell'agosto 2007 diciassette pagine totali, il programma di calcolo della molla giusta, messo a disposizione gratuitamente, ripubblicato qui e utilizzato su molti e-commerce italiani, tanti altri lavori che hanno contribuito infine a realizzare il sogno di lavorare sulle sospensioni ai massimi livelli.

Un grazie speciale a tutti voi

La tua bici sarà pronta per la prossima avventura

— Free Ride Bike —

1995 - 2015


— Perchè chamiamo "lattice" il liquido antiforatura?—

Nel novembre del 2003 inventai un sistema per rendere le gomme imperforabili, bisognava acquistare del lattice per stampi nei negozi di belle arti, tagliare una camera d'aria nel senso della lunghezza, per ricavarne un flap e gonfiare con un compressore da benzinaio.
Postai il procedimento su Mtb-forum, un piccolo sito di appassionati di mtb all'epoca quasi sconosciuto.
Le notizie circa la mtb giravano su due riviste cartacee (con cui in seguito collaborai). Queste testate dedicarono entrambe un articolo al mio sistema, chiamandolo in vari modi e citandomi indirettamente, probabilmente per paura di questioni sui diritti, ma suscitando così una forte reazione di protesta del forum stesso.
Anche grazie a questo, nel decennio successivo, il metodo fu conosciuto da tutti e ripubblicato su tantissimi siti come metodo EOT, il metodo di End of Time il mio nickname  sul forum.
Il topic e le discussioni superarono presto i due milioni di visualizzazioni e oltre diecimila risposte, il lattice per stampi "Lastix", l'unico in commercio, diventò pressochè introvabile, alcune aziende cominciarono quindi a produrre prodotti specifici, prime fra tutte la Geax, il resto della storia è tutto quello che abbiamo oggi.
Al tempo esisteva anche lo Stan's tubeless system, era un costoso e complicato sistema con un sigillante, ma nessuno sapeva cosa contenesse. Scoprii che poteva essere sostituito dal lattice per stampi semplicemente odorandolo, mi ricordava tanto il liquido con cui le suore del paese nel 1974 producevano  gli stampi per le statuine di gesso: il mitico lattice per belle arti.
Oggi tutti chiamiamo comunemente il sigillante delle coperture "lattice", ebbene la storia del suo nome è questa, la storia di un metodo che non brevettai, ma pubblicai gratis su mtb-forum 23 anni fa' quando c'erano solo...le camere d'aria e le forature ❤️
Nel link l'inizio di questa incredibile storia.
Chi ricorda dei "forumendoli" di allora tutto questo?
https://community.mtb-mag.com/t/lattice-e-tubeless.5742/

Ride Free!